Skip to content

Middlebrook, Esposito, Pepperstein allo SPAZIO 22

Lo SPAZIO 22

Lo SPAZIO 22 si trova in viale Sabotino 22, vicino alla fermata della metropolitana Porta Romana.

Lo spazio nasce recentemente dall’associazione della Galleria PACK e della FL Gallery con l’intento di Giampaolo Abbondio e di Federico Luger di unirsi per creare un’alleanza duratura. Il progetto è quello di creare un nuovo punto di aggregazione per galleristi, artisti, curatori e amanti dell’arte e di promuovere le nuove tendenze artistiche dell’arte contemporanea.

La parte veramente innovativa del progetto consiste nella creazione di un’ulteriore sala – oltre alle altre due dedicate alla Galleria PACK e alla FL Gallery – dove vengono ospitate gallerie non presenti sul territorio milanese al fine di creare un dialogo dinamico. La coordinazione di questo progetto è a cura di Vittorio Rappa.

La personale “My Grain” di Jason Middlebrook

Nello spazio della Galleria PACK esponeva Jason Middlebrook. L’artista nasce a Jackson nel 1966 e attualmente vive e lavora a Hudson. Per questa personale espone tavoli e lavori a mano astratti geometrici su legno realizzati tra il 2012 e il 2016. Da dieci anni l’artista lavora con la natura, infatti anche per questa mostra il protagonista è un elemento naturale: il legno. Su di esso Jason Middlebrook dipinge, ma lascia al legno scegliere l’aspetto finale dell’opere in quanto è sempre la natura che detta i confini.

 Jason Middlebrook
Jason Middlebrook
Jason Middlebrook
Jason Middlebrook

La personale “davvero” di Bruna Esposito

Nello spazio della FL Gallery esponeva Bruna Esposito, una delle più note e significative artiste italiane. Bruna Esposito nasce a Roma nel 1960 ma vive per alcuni anni a New York e a Berlino. Sperimenta diverse tipologie di arte (danza, happening, performance, fotografia, scultura). Per questa personale espone due differenti nuclei di lavori che dialogano tra loro. Foto molto grandi in cui sono riprodotti degli occhi di pesci “guardano” una boscaglia corallina di scope realizzata con delle scope di bambù. I due lavori, interagendo, creano un’atmosfera ironica.

Bruna Esposito
Bruna Esposito
Bruna Esposito
Bruna Esposito

La personale “A History of Futuristic Hallucinations” di Pavel Pepperstein

Nella terza sala della galleria – riservata alle gallerie esterne – era ospitata la Galerie Iragui di Mosca. L’artista che esponeva era Pavel Pepperstein, scrittore e artista nato a Mosca nel 1966. Nei lavori presentati sono raffigurati personaggi del passato mentre hanno delle visioni sul loro futuro. In questo modo l’artista ci mostra collegamenti tra passato e futuro e linguaggi dimenticati che non riusciamo più a comprendere insieme ad altri linguaggi di cui non sappiamo ancora niente, se non unicamente dei presagi.

Pavel Pepperstein
Pavel Pepperstein
Pavel Pepperstein
Pavel Pepperstein

Credits

Foto di Elena Degregorio