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Giuseppe Uncini alla Galleria Tega

La Galleria Tega

La galleria Tega, oggi in via Senato 20 – nel centro di Milano – si trasferisce a questo indirizzo nel 2012 dopo molti anni di esperienza delle famiglia Tega. Il padre dell’attuale proprietario Giulio Tega, Dino, diventò mercante d’arte già nel 1939 e in seguito, nel 1964, aprì una galleria a Riccione. Il figlio Giulio Tega invece inaugurò nel 1979 uno spazio espositivo in via Senato a Milano nel quale ospitò personali di artisti molto importanti come De Chirico, Chagall, De Pisis, Fontana, Manzoni, Burri e Kounellis. La galleria inoltre partecipa a numerose fiere internazionali che le permettono di ottenere notevole visibilità. Attualmente anche le figlie di Giulio, Eleonora e Francesca, svolgono delle attività per la galleria.

La personale “Dimore” di Giuseppe Uncini

Per la personale dell’artista Giuseppe Uncini – realizzata grazie alla collaborazione con l’Archivio Giuseppe Uncini e la galleria Claudio Poleschi Arte Contemporanea – erano esposte sculture in ferro, legno e cemento sia appese alla parete sia nel centro della sala.

Giuseppe Uncini
Giuseppe Uncini

Giuseppe Uncini nasce a Fabriano nel 1929, si forma artisticamente all’istituto d’arte di Urbino e nel 1953 si trasferisce a Roma. Durante la sua vita partecipa a numerose mostre collettive ma anche personali in molte città italiane. Muore per un malore nel 2008 a Trevi.

Secondo Uncini gli artisti devono riflettere a lungo sui materiali da utilizzare per le opere per poter esprimere un significato reale.

Giuseppe Uncini
Giuseppe Uncini

L’artista voleva dare una nuova concezione ai corpi solidi: dovevano essere impalpabili ma presenti e alcune delle sue sculture riecheggiano profili di architetture.

Giuseppe Uncini
Giuseppe Uncini

Le sculture presenti nella personale appartengono a diverse fasi produttive dell’artista così da poter dare allo spettatore una visione completa del percorso artistico dell’artista.

Giuseppe Uncini
Giuseppe Uncini

I prezzi delle opere vanno dai 30000 euro ai 400000 euro.

Credits

Foto di Elena Degregorio