La Galleria Giò Marconi
Sul cortile interno del palazzo di via Tadino 20, vicino a corso Buenos Aires, si affaccia da oltre venticinque anni la Galleria Giò Marconi. Fondata nel 1990 da Giò Marconi dopo l’esperienza nel laboratorio sperimentale per giovani artisti, critici ed operatori culturali “Studio Marconi 17” diretto dal padre, nasce con l’intento di dare visibilità alle nuove generazioni.
La personale “Home is where my art is” di Fredrik Vaerslev
Per la personale di Fredrik Vaerslev era stata allestita una sala della galleria. Fredrik Vaerslev è un artista norvegese nato nel 1979. Il primo impatto con le opere era stato molto particolare in quanto erano presenti cinque casette costruite in legno – realizzate anch’esse dall’artista – con al loro interno le opere di piccola scala terrazzo painting di Vaerslev.
A differenza di quello che la maggior parte delle persone potrebbero pensare Vaerslev non è della stessa corrente di Jackson Pollock. Vaerslev è interessato agli elementi della sfera del quotidiano – in questo caso ad un pavimento – che cerca di elevare ad arte. Per l’artista il pavimento rappresenta un posto nel mondo in quanto segna il passaggio dallo stato naturale alla civilizzazione del terreno sul quale camminiamo. Vaerslev ha esposto nell’interno delle casette di legno i terrazzo painting, delle tele dipinte ad olio.
Per realizzarle prende come modello da rielaborare i pavimenti di cemento grigio punteggiati di bianco sporco dei palazzi veneziani del Seicento e degli edifici scandinavi del Secondo dopoguerra. Questi pavimenti venivano realizzati mescolando col cemento vari granulati e poi il tutto veniva triturato e affinato fino a rendere la materia liscia e uniforme. Vaerslev scardina inoltre il concetto di pavimento mettendolo in posizione verticale come i quadri.
I prezzi delle opere variano dai 15000 ai 30000 euro.
Credits
Foto di Elena Degregorio