La Galleria Glauco Cavaciuti
La Galleria Glauco Cavaciuti, che si affaccia su via Vincenzo Monti al numero 28 a Milano (zona Piazzale Cadorna), nasce nel 2006 dalla passione di Glauco Cavaciuti e sua moglie Francesca per l’arte contemporanea. Il loro intento è quello dei dare spazio ai giovani artisti italiani ed internazionali che si esprimono artisticamente principalmente con pittura, fotografia e scultura. La galleria si sviluppa su due piani e conta diverse sale.
Mostra personale “PAROXYSM” di Fabrizio Pozzoli
Ho visitato lo spazio espositivo in occasione della personale di Fabrizio Pozzoli e ho potuto ammirare le sue opere più recenti sparse per la galleria. Le sculture interagivano con l’arredamento e questo è stato possibile grazie alla grande originalità di Pozzoli: le sue sculture rappresentano persone a grandezza naturale di filo di ferro e rame e sembra che compiono azioni quotidiane.
Biografia
Fabrizio Pozzoli nasce a Milano nel 1973, dove ancora attualmente vive e lavora. Oltre ad avere una formazione scientifica ha frequentato la Scuola del Fumetto di Milano dove ha potuto imparare meglio come rappresentare l’anatomia umana. Importanti per la sua formazione sono stati anche dei soggiorni con stage negli Stati Uniti e in Inghilterra.
Nel 1999 realizza la sua prima opera in fil di ferro: riproduce se stesso a grandezza naturale. Nel 2005, invece, inizia a realizzare sculture di fil di ferro di grandi dimensioni raffiguranti sempre la figura umana ma con più attenzione alle caratteristiche del volto, che arrivano a pesare fino a 200 kg. I corpi umani ottenuti raggomitolando il fil di ferro su se stesso vogliono anche simboleggiare una matassa intricata di sensazioni e sentimenti.
Durante il suo percorso artistico inizia ad utilizzare come materiale anche il rame e dal 2007 compare sui lavori anche la ruggine a causa dell’ossidazione naturale.
La personale
Nella galleria ho potuto osservare sculture – sia di poche decine di cm sia quelle più alte dell’altezza naturale – ma anche disegni su carta.
Una buona parte delle sculture presentava dei buchi all’interno del corpo. Questa particolarità per Pozzoli ha un significato ben preciso: è il cambiamento delle forme corporee, dei pieni e dei vuoti che si susseguono nelle proporzioni dell’anatomia umana.
Pozzoli agisce direttamente col fil di ferro o il rame per creare la scultura, senza eseguire bozzetti plastici preparatori.
Le sue sculture, nonostante siano realizzate con un materiale freddo come il fil di ferro, sono cariche di vitalità perchè sembra che agiscano realmente nell’ambiente in cui si trovano. Infatti, secondo l’artista, le opere dovrebbero dialogare con il mondo circostante e anche con i visitatori.
Credits
Foto di Elena Degregorio
*Foto prese da www.glaucocavaciuti.com