La Galleria A Arte Invernizzi
La Galleria A Arte Invernizzi si trova in via Domenico Scarlatti 12, tra la Stazione Centrale e corso Buenos Aires. Nata nel 1994, ha sempre cercato di mostrare diverse sfaccettature del mondo artistico contemporaneo alternando artisti di diverse generazioni sia italiani che stranieri. Le personali presentate nella galleria solitamente vengono pensate per l’ambiente stesso – che si sviluppa su due piani – in quanto l’opera e l’ambiente si devono integrare in modo unitario. La galleria partecipa a parecchie fiere nazionali ed internazionali.
La personale “De/Ri/Costruttività. Progetto A Arte Invernizzi. Disegni. Rilievi. Sculture. 2 Ambienti. 1959.2016” di Nicola Carrino
La personale presente nella galleria al momento della mia visita era dell’artista italiano Nicola Carrino.
Nicola Carrino nasce a Taranto nel 1932 e i suoi primi esperimenti artistici sono nell’ambito della pittura. Nel 1962 a Roma entra a far parte del Gruppo 1 e si avvicina alla scultura progettando sculture di oggetti e materiali industriali. Nel 1969 inizia a realizzare grandi opere metalliche tridimensionali geometrico-modulari che potevano creare diverse interrelazioni. Le sue opere sono spesso installazioni monumentali che incidono sull’ambiente. Per Nicola Carrino la scultura è comunicazione di pensiero.
Per la personale alla galleria A Arte Invernizzi ovviamente ha presentato opere – disegni, studi di progetto, rilievi e sculture – di più piccole dimensioni. Al primo piano della galleria erano esposte delle opere che ripercorrevano l’iter creativo dell’artista con i primi Costruttivi, le prime Strutturazioni Plastiche e l’insieme costruttivo Trasformazione dello spazio/Ellissi.
Al piano inferiore invece erano installate 13 Situazioni aggregative diverse in acciaio inox realizzate per la mostra, che erano denominate e distinte per lettere e numeri che differivano a seconda del numero dei moduli che componevano i singoli insiemi. Queste sculture definiscono lo spazio attraverso addizioni progressive di forme modulari ricomponibili.
I prezzi delle opere vanno dai 10000 ai 400000 euro.
Credits
Foto di Elena Degregorio